GIORNATA TIPO
Molti potranno pensare che è facile stare metà giornata con i bambini, ma sicuramente venendo alla "Comunità della Famiglia Ferita" cambierebbero idea. Ogni bambino fa a gara per ricevere più affetto degli altri, affetto che non potranno mai ricevere dai loro genitori.Sono profondamente feriti, eppure hanno sempre il sorriso.
In questa pagina vi racconteremo lo svolgimento della nostra giornata.
Alle otto suonava drammaticamente per tutti la sveglia, per fare colazione alle 8,30 ed essere alle 9,30 in "cammino" verso una nuova mèta.
Dopo aver visitato il posto del giorno, ci recavamo all'orfanotrofio per l'ora di pranzo, che era un bellissimo momento di comunione.
I bambini ci aspettavano già al'inizio
della strada, con le mani tese verso di noi.
Per loro noi rappresentavamo ore di gioco e puro divertimento, senza però
togliere i momenti di preghiera insieme.
Pranzavamo in una grande sala e tutto
ciò che avevamo nel piatto era dono della Provvidenza.
Si pregava sia all'inizio che alla fine, benedicendo Dio per aver pensato
ai nostri bisogni anche per quel giorno.
Dato che i bambini hanno diverse età
ci siamo divisi in gruppi di "lavoro": i maschi giocavano SEMPRE
a pallone o basket con i ragazzi bosniaci (tornei Italia-Bosnia a tutto andare).
Le ragazze suonavano, cantavano, ballavano, dipingevano e coloravano con le
bambine, assai più numerose dei bambini.
I momenti di preghiera si svolgevano in un loro spazio tra gli alberi, dove
c'era una grande cartello che recitava "Zdravo Marjio", ovvero "Ave
Maria".
Alle 17.30 c'era la celebrazione dell'Eucarestia, animata da noi ragazzi.
La nostra giornata si concludeva alla pensione dove, stramortiti, trovavamo il meritato riposo.