Eccoci!

Affinché tutto questo sito non risulti completamente impersonale, ci presentiamo.

Siamo una coppia di "matusa", a detta dei nostri figli, dato che abbiamo entrambi superato la trentina. Ci siamo conosciuti nel lontano 1982, e fidanzati nel giorno che l'Italia vinse i mondiali di calcio contro la storica partita con la Germania. Diciamo pure che non è stato un amore a prima vista, ma che è cresciuto e maturato insieme a noi. Abbiamo attraversato insieme tutte le crisi, le difficoltà e le stranezze di qualunque coppia di fidanzati, ma con una "marcia" in più, che è la presenza di Gesù Cristo in mezzo a noi.

Il matrimonio è stato celebrato il 20 aprile 1987, e pur non avendo ancora in mente quello che come famiglia avremmo fatto "da grandi", ci siamo portati dietro tutto l'entusiasmo e l'allegria di due sposini novelli.

La scelta di avere molti figli, non era stata minimamente considerata. Eravamo proiettati verso una vita normale, fatta di lavoro, casa, svago e marmocchietti in quantità diciamo gestibile (massimo tre). Ma ci siamo accorti che volevamo di più, questo non ci bastava. Avevamo nel fondo il desiderio di un Amore con la A maiuscola, che potesse veramente rendere piena e bella la nostra famiglia. Tutto questo è avvenuto in Dio, nella Chiesa, attraverso Sacramenti e Fratelli. Ci siamo sentiti amati da Dio in un modo quasi indescrivibile, ma che nel cuore lascia il segno; abbiamo visto famiglie che hanno vissuto in pieno una vita aperta alla vita, e questo ci ha portato ad avere fiducia nella Provvidenza, pur non sapendo con precisione quello che ciò potesse comportare.

Se qualcuno si chiedesse cosa significa vita aperta alla vita, cercherò di essere il più chiara possibile.

Per noi è entrare in ogni istante nella fede, cioè nella fiducia di un altro, che è Dio. Credere che la vita è dono, e come ogni buon regalo, fatto da qualcuno che ti ama e di cui ti fidi, mai nasconde delle fregature. Significa, entrare ogni giorno in questa sfida, che non è solo quella di avere tanti figli, ma prima e soprattutto scoprire la bellezza e la diversità dell'altro, pur con tutte le problematiche che questo comporta.

E' con questa consapevolezza che abbiamo accettato, pur non senza tribolazioni (sia dall'interno che dall'esterno), ogni figlio che arrivava. Non sono stati tutti "programmati", ma fin dal primo apparire della striscetta rosa del test di gravidanza, hanno portato con sé la freschezza e la novità della vita che si rinnova.

E' vero, non siamo poveri, io e Vincenzo lavoravamo entrambi, ma non si tratta di un problema di soldi. La cosiddetta Provvidenza, che è la mano generosa di Dio, il suo cuore materno, il suo occhio attento, non ci hanno mai fatto mancare nulla, dai vestiti al pane, dai pannolini ai giocattoli.

Ogni figlio ci mette in discussione ogni giorno. C'è un salmo che dice "dono del Signore sono i figli, sono frecce in mano ad un guerriero, beato l'uomo che ne ha piena la faretra, non tremerà in faccia ai suoi nemici", ed è verissimo. I nostri nemici non sono le notti in bianco, la fatica, il tempo che non basta mai, il correre come trottole impazzite, bensì: l'angoscia, le paure, la noia. Ed ogni bambino ha rappresentato un arma letale per questi nemici mortali che uccidono il matrimonio e noi stessi.

Ora a chi abbia avuto la pazienza e la fede di leggere queste righe, apro le porte della mia casa, sia di questa piccola casa virtuale, che quella vera, fatta di mattoni e cemento. A presto.

Vincenzo e Sarah Aquino

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