« Rivivremo la Pasqua dei Signore... »
La liturgia non è coreografia, né vuoto ricordo, ma presenza viva,
nei segni, dellevento cardine della salvezza: la morte-risurrezione del
Signore. Si può dire che per la Chiesa che celebra è sempre Pasqua,
ma la ricorrenza annuale ha unintensità ineguagliabile perché,
in ragione della solennità, «ci rappresenta quasi visivamente il
ricordo dellevento» (s. Agostino). La successione dei simboli di
cui è intessuta la Veglia esprime bene il senso della risurrezione di
Cristo per la vita delluomo e del mondo.
Liturgia della luce: il mondo della tenebra è attraversato dalla
Luce, il Cristo risorto, in cui Dio ha realizzato in modo definitivo il suo
progetto di salvezza. In lui, primogenito di coloro che risorgono dai morti
(Col 1,18), si illumina il destino delluomo e la sua identità di
«immagine e somiglianza di Dio» (Gn 1,26-27); il cammino della storia
si apre alla speranza di nuovi cieli e nuove terre dischiusa da questa irruzione
del divino nellumano.
I catecumeni e battezzati, che la tradizione cristiana ha definito «illuminati»:
per la loro adesione vitale a Cristo-Luce, sanno che la loro esistenza è
radicalmente cambiata. Dio li «ha chiamati dalle tenebre alla sua luce
ammirabile» (1 Pt 2,9) e davanti a loro ha dischiuso un orizzonte di vita
e di libertà. Ecco perché si innalza il «canto nuovo»
(il preconio, il gloria, lalleluia) come ricordo delle meraviglie operate
dal Signore nella nostra storia di «salvati», e come rendimento
di grazie per una vita di luce,
Liturgia della parola: le 7 letture dellAntico Testamento sono
un compendio della storia della salvezza. Già la quaresima (cf la prima
lettura di ogni domenica nei tre cicli) aveva sottolineato che il battesimo
è inserimento in questa grande «storia» attuata da Dio fin
dalla creazione. Nella consapevolezza che la Pasqua di Cristo tutto adempie
e ricapitola, la Chiesa medita ciò che Dio ha operato nella storia. Quella
serie di eventi e di promesse vanno riletti come realtà che sempre si
attuano nell «oggi» della celebrazione; sono dono e mèta
da perseguire continuamente.
Liturgia battesimale: il popolo chiamato da Dio a libertà, deve
passare attraverso unacqua che distrugge e rigenera. Come Israele nel
Mar Rosso, anche Gesù è passato attraverso il mare della morte
e ne è uscito vittorioso. Nelle acque del battesimo è inghiottito
il mondo del peccato e riemerge la creazione nuova. Lacqua, fecondata
dallo Spirito, genera il popolo dei figli di Dio: un popolo di santi, un popolo
profetico, sacerdotale e regale. Con i nuovi battezzati, tutta la Chiesa fa
memoria dei suo passaggio pasquale, e rinnova nelle «promesse battesimali»
la propria fedeltà al dono ricevuto e agli impegni assunti in un continuo
processo di rinnovamento, di conversione e di rinascita (cf Rm 6,3.11 e colletta).
Liturgia eucaristica: è il vertice di tutto il cammino quaresimale
e della celebrazione vigiliare. Il popolo rigenerato nel battesimo per la potenza
dello Spirito, è ammesso al convito pasquale che corona la nuova condizione
di libertà e riconciliazione. Partecipando al corpo e al sangue del Signore,
la Chiesa offre se stessa in sacrificio spirituale per essere sempre più
inserita nella pasqua di Cristo. Egli rimane per sempre con i suoi nei segni
del suo donami perché essi imparino a passare ogni giorno da morte a
vita nella carità (cf oraz. dopo la com.).
Una luce che mai si spegne
Dentro la struttura e i simboli della celebrazione è possibile leggere
il paradigma dellesistenza cristiana nata dalla Pasqua. Luce, Parola,
Acqua, Convito sono le realtà costitutive e i punti di riferimento essenziali
della vita nuova: uscito dal mondo tenebroso del peccato, il cristiano è
chiamato ad essere portatore di luce (cf Ef 5,8; Col 1,12.13); a perseverare
nellascolto di Cristo morto e risorto, Parola definitiva della storia;
a vivere sotto la guida dello Spirito la vocazione battesimale; ad annunciare
e a testimoniare nel dono di sé quel mistero di cui leucaristia
celebra il memoriale.
I - LITURGIA DELLA LUCE (Lucernario)
Il fuoco nuovo e la luce del cero sono simboli di Gesù
risorto che vince le tenebre del male.
L'assemblea si raduna fuori della chiesa; attorno al fuoco che divampa. Dove
non si può accendere il fuoco, si adotta il rito alla situazione. Il
sacerdote saluta, nel modo consueto, il popolo radunato e lo esorta a celebrare
degnamente questa Veglia con la partecipazione piena e cosciente, nel modo che
gli è proprio.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. E con il tuo spirito.
Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù
Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa
su tutta la terra, chiama i suoi figli a vegliare in preghiera.
Rivivremo la Pasqua del Signore nell'ascolto della Parola e nella partecipazione
ai Sacramenti, Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare
alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.
BENEDIZIONE DEL FUOCO NUOVO
Preghiamo.
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della
tua gloria,
benedici X questo fuoco nuovo,
fà che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo,
e ci guidino, rinnovati nello spirito,
alla festa dello splendore eterno.
Per Cristo nostro Signore.
PREPARAZIONE DEL CERO PASQUALE
Il sacerdote incide una croce sul cero pasquale per configurarlo a Gesù
Cristo; poi incide l'alfa e l'omega, prima e ultima lettera dell'alfabeto greco,
per indicare che Cristo è il principio e la fine di tutte le cose; infine
incide le cifre dell'anno per significare che Gesù - Signore del tempo
e della storia - vive oggi per noi. Nel compiere tali riti il sacerdote dice:
Il Cristo ieri e oggi:
Principio e Fine, Alfa e Omega.
A lui appartengono il tempo e i secoli.
A lui la gloria e il potere
per tutti i secoli in eterno. Amen.
Per mezzo delle sue sante piaghe gloriose,
ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore. Amen.
Al fuoco nuovo il sacerdote accende il cero pasquale, dicendo:
La luce del Cristo che risorge glorioso
disperda le tenebre del cuore e dello spirito.
PROCESSIONE DI ENTRATA CON IL CERO
Il diacono porta in chiesa il cero acceso, simbolo di Gesù Cristo, mentre
si canta tre volte:
Cristo, luce del mondo. R. Rendiamo grazie a Dio.
Ad ogni sosta, si accendono al cero successivamente le candele del sacerdote, quelle dei ministri e poi quelle dei fedeli. In tal modo la chiesa è progressivamente illuminata, le tenebre sono vinte dalla luce.
ANNUNCIO PASQUALE
Il diacono o lo stesso sacerdote proclama il preconio pasquale: tutti i presenti
stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa. In caso di necessità
un cantore può proclamare il preconio pasquale; in questo caso, egli
tralascia il saluto e l'ultimo periodo dell'introduzione, collocati fra parentesi
[ ]. Per la forma breve si tralasciano le parti collocate fra le due parentesi
( ).
Esulti il coro egli angeli, esulti l'assemblea celeste:
un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
Gioisca la terra inondata da così grande splendore;
la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore,
e questo tempio tutto risuoni
per le acclamazioni del popolo in festa.
[(E voi, fratelli carissimi,
qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce,
invocate con me la misericordia di Dio onnipotente.
Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito,
nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore,
perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.)]
[Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.]
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
E' cosa buona e giusta.
E' veramente cosa buona e giusta
esprimere con il canto l'esultanza dello spirito,
e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente,
e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
Egli ha pagato per noi all'eterno Padre il debito di Adamo,
e con il sangue sparso per la nostra salvezza
ha cancellato la condanna della colpa antica.
Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero
Agnello,
che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele,
nostri padri,
dalla schiavitù dell'Egitto,
e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.
Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato
con lo splendore della colonna di fuoco.
Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti
nel Cristo
dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,
li consacra all'amore del Padre
e li unisce nella comunione dei santi.
Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli
della morte,
risorge vincitore dal sepolcro.
(Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti.)
O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno
di bontà:
per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
Davvero era necessario il peccato di Adamo,
che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
(O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere
il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà
come il giorno,
e sarà fonte di luce per la mia delizia.)
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,
lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori,
la gioia agli afflitti.
(Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti,
promuove la concordia e la pace.)
O notte veramente gloriosa,
che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo creatore!
In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio
di lode,
che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri,
nella solenne liturgia del cero,
frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.
(Riconosciamo nella colonna dell'Esodo
gli antichi presagi di questo lume pasquale
che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio.
Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore,
ma si accresce nel consumarsi della cera
che l'ape madre ha prodotto
per alimentare questa preziosa lampada.)
Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero,
offerto in onore del tuo nome
per illuminare l'oscurità di questa notte,
risplenda di luce che mai si spegne.
Salga a te come profumo soave,
si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino,
questa stella che non conosce tramonto:
Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena
e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
II - LITURGIA DELLA PAROLA
Queste letture costituivano l'ultimo insegnamento ai catecumeni
prima del Battesimo. A tutta la comunità cristiana che si prepara a rinnovare
le promesse battesimali, ricordano i fatti salienti della storia della salvezza
e i valori essenziali della nuova vita dei figli di Dio.
La lettera della Parola di Dio è parte essenziale della Veglia pasquale;
perciò solo per motivi pastoralmente validi è possibile ridurre
il numero delle letture dell'Antico Testamento. La terza è sempre obbligatoria,
perché ricorda la prima Pasqua.
Prima di iniziare la lettura della Parola di Dio, il sacerdote si rivolge all'assemblea con queste parole o con altre simili.
Fratelli carissimi,
dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto raccoglimento
la Parola di Dio.
Meditiamo come nell'antica alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella
pienezza dei tempi, ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione.
Preghiamo perché Dio nostro Padre conduca a compimento quest'opera di
salvezza incominciata con la Pasqua.
PRIMA LETTURA Gen 1,1 - 2,2
Dio vide tutto quello che aveva fatto: era cosa molto buona.
Dal libro della Gènesi
[In principio Dio creò il cielo e la terra.] La terra era informe e deserta
e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era
cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno
e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Dio disse: «Sia
il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».
Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento,
dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò
il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo
luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto
terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi
da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la
sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che
producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno
frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.
E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il
giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli
anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra».
E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare
il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel
firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e
per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera
e fu mattina: quarto giorno.
Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra
la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri
marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo
la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide
che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi
e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».
E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame,
rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne:
Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la
propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide
che era cosa buona.
[E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza,
e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte
le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio
e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi
e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
Poi Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che
è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce
seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli
del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è
alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne.
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.] E fu sera e fu
mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro
schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che
aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 103
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo.
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia.
Oppure: Dal Salmo 32
Della grazia del Signore è piena la terra.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
Il Signore guarda dal cielo,
egli vede tutti gli uomini.
L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
ammirabile in tutte le opere del tuo amore,
illumina i figli da te redenti
perché comprendano che, se fu grande all'inizio
la creazione del mondo,
ben più grande, nella pienezza dei tempi,
fu l'opera della nostra redenzione,
nel sacrificio pasquale di Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Quando si fa la lettura breve, si dice la seguente orazione:
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine
e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti,
fa' che resistiamo con la forza dello spirito
alle seduzioni del peccato, per giungere alla gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.
SECONDA LETTURA Gen 22, 1-18
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.
Dal libro della Gènesi
[In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!».
Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico
figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su
di un monte che io ti indicherò».]
Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé
due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise
in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora
Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo
andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo
prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in
mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme.
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose:
«Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna,
ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». Abramo rispose: «Dio
stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono
tutt'e due insieme; così [arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato;
qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna,] legò il
figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. [Poi Abramo stese la
mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo,
Abramo!» . Rispose: «Eccomi!». L'angelo disse: «Non
stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi
Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna
in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in
olocausto invece del figlio.]
Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò
oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede».
[Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta
e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai
fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò
con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come
le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua
discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette
per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito
alla mia voce».]
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
ORAZIONE
O Dio, Padre dei credenti,
che estendendo a tutti gli uomini il dono dell'adozione filiale,
moltiplichi in tutta la terra i tuoi figli,
e nel sacramento pasquale del Battesimo
adempi la promessa fatta ad Abramo
di renderlo padre di tutte le nazioni,
concedi al tuo popolo di rispondere degnamente
alla grazia della tua chiamata.
Per Cristo nostro Signore.
TERZA LETTURA Es 14,15 - 15,1
Gli Israeliti camminarono sull'asciutto in mezzo al mare.
Dal libro dell'Esodo
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso
di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone,
stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel
mare all'asciutto. Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così
che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il
suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che
io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone,
i suoi carri e i suoi cavalieri».
L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto
e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò
indietro. Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello
d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava
la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta
la notte.
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte,
risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque
si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano
per loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con
tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro
di loro in mezzo al mare.
Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò
uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote
dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli
Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore
combatte per loro contro gli Egiziani!».
Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si
riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri».
Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò
al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro.
Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e
sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano
entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece
gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque
erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.
In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele
vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con
la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore
e credette in lui e nel suo servo Mosè. Allora Mosè e gli Israeliti
cantarono questo canto al Signore e dissero:
SALMO RESPONSORIALE Es 15,1b-6.17-18
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria.
«Voglio cantare in onore del Signore:
perché ha mirabilmente trionfato,
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare,
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
Il Signore è prode in guerra, si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito
ha gettato nel mare
e i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mare Rosso.
Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra.
La tua destra, Signore, terribile per la potenza,
la tua destra, Signore, annienta il nemico;
con sublime grandezza abbatti i tuoi avversari.
Fai entrare il tuo popolo
e lo pianti sul monte della tua eredità,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.
Il Signore regna in eterno e per sempre!».
ORAZIONE
O Dio, anche ai nostri tempi
vediamo risplendere i tuoi antichi prodigi:
ciò che facesti con la tua mano potente
per liberare un solo popolo dall'oppressione del faraone,
ora lo compi attraverso l'acqua del Battesimo
per la salvezza di tutti i popoli;
concedi che l'umanità intera sia accolta tra i figli di Abramo
e partecipi alla dignità del popolo eletto.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
O Dio, tu hai rivelato nella luce della nuova alleanza
il significato degli antichi prodigi:
il Mar Rosso è l'immagine del fonte battesimale
e il popolo liberato dalla schiavitù
è un simbolo del popolo cristiano.
Concedi che tutti gli uomini, mediante la fede,
siano fatti partecipi del privilegio del popolo eletto,
e rigenerati dal dono del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
QUARTA LETTURA Is 54, 5-14
Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.
Dal libro del profeta Isaia
Tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo di Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
Come una donna abbandonata
e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
Dice il tuo Dio.
Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti riprenderò con immenso amore.
In un impeto di collera
ti ho nascosto per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi
con te e di non farti più minacce.
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace;
dice il Signore che ti usa misericordia.
Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre
e sugli zaffiri le tue fondamenta.
Farò di rubini la tua merlatura,
le tue porte saranno di carbonchi,
tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.
Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
sarai fondata sulla giustizia.
Sta' lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere,
dallo spavento, perché non ti si accosterà.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 29
Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.
Signore Dio mio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia.
Ascolta, Signore, abbi misericordia,
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza.
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
ORAZIONE
O Dio, Padre di tutti gli uomini,
moltiplica a gloria del tuo nome
la discendenza promessa alla fede dei patriarchi,
e aumenta il numero dei tuoi figli,
perché la Chiesa veda pienamente adempiuto
il disegno universale di salvezza,
nel quale i nostri padri avevano fermamente sperato.
Per Cristo nostro Signore.
QUINTA LETTURA Is 55, 1-11
Venite a me, e vivrete; stabilirò per voi un'alleanza eterna.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
O voi tutti assetati venite all'acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente;
comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro patrimonio per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti.
Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare,
così sarà della parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
SALMO RESPONSORIALE Is 12, 2. 4-6
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele.
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, unica speranza del mondo,
tu hai preannunziato con il messaggio dei profeti
i misteri che oggi si compiono;
ravviva la nostra sete di salvezza,
perché soltanto per l'azione del tuo Spirito
possiamo progredire nelle vie della tua giustizia.
Per Cristo nostro Signore.
SESTA LETTURA Bar 3, 9-15. 32 - 4,4
Cammina allo splendore della luce del Signore.
Dal libro del profeta Baruc
Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
porgi l'orecchio per intender la prudenza.
Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica
e invecchi in terra straniera?
Perché ti contamini con i cadaveri
e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?
Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio,
saresti vissuto sempre in pace.
Impara dov'è la prudenza, dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,
per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,
dov'è la luce degli occhi e la pace.
Ma chi ha scoperto la sua dimora,
chi è penetrato nei suoi forzieri?
Ma colui che sa tutto, la conosce
e l'ha scrutata con l'intelligenza.
E lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra
e l'ha riempita d'animali;
lui che invia la luce ed essa va,
che la richiama ed essa obbedisce con tremore.
Le stelle brillano dalle loro vedette e gioiscono;
egli le chiama e rispondono: «Eccoci!»
e brillano di gioia per colui che le ha create.
Egli è il nostro Dio e nessun altro può essergli paragonato.
Egli ha scrutato tutta la via della sapienza
e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo, a Israele suo diletto.
Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.
Essa è il libro dei decreti di Dio,
è la legge che sussiste nei secoli;
quanti si attengono ad essa avranno la vita,
quanti l'abbandonano moriranno.
Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
Non dare ad altri la tua gloria,
né i tuoi privilegi a gente straniera.
Beati noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 18
Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.
Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi.
Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.
ORAZIONE
O Dio, che accresci sempre la tua Chiesa
chiamando nuovi figli da tutte le genti,
custodisci nella tua protezione
coloro che fai rinascere dall'acqua del Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.
SETTIMA LETTURA Ez 36, 16-17a.18-28
Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuore nuovo.
Dal libro del profeta Ezechiele
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, la casa d'Israele,
quando abitava il suo paese, lo rese impuro con la sua condotta e le sue azioni.
Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta
davanti a me. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue
che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato.
Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho
giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni.
Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo,
perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia
sono stati scacciati dal suo paese.
Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato
fra le genti presso le quali sono andati.
Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non
per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi
avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. Santificherò
il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro.
Allora le genti sapranno che io sono il Signore parola del Signore Dio
quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò
sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io
vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli;
vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i
miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio».
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 41
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
ORAZIONE
O Dio, potenza immutabile e luce che non tramonta, volgi lo sguardo alla tua
Chiesa, ammirabile sacramento di salvezza, e compi l'opera predisposta nella
tua misericordia: tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è
distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e
tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è
principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
oppure:
O Dio, che nelle pagine dell'Antico e Nuovo Testamento ci hai preparati a celebrare
il mistero pasquale, fa' che comprendiamo l'opera del tuo amore per gli uomini,
perché i doni che oggi riceviamo confermino in noi la speranza dei beni
futuri. Per Cristo nostro Signore.
Il celebrante intona l'inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti.
COLLETTA
O Dio, che illumini questa santissima notte
con la gloria della risurrezione del Signore,
ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione,
perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell'anima, siano sempre
fedeli al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
EPISTOLA Rm 6, 3-11
Cristo risuscitato dai morti non muore più.
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù,
siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte,
perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del
Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua,
lo saremo anche con la sua risurrezione.
Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui,
perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più
schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che
Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più
potere su di lui.
Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per
tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio.
Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in
Cristo Gesù.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 117
Alleluia, alleluia, alleluia.
Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
La destra del Signore si è alzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
VANGELO Anno A Mt 28,1-10
E' risorto e vi precede in Galilea.
Dal vangelo secondo Matteo
Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala
e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo,
si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il
suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo
disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù
il crocifisso. Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere
il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato
dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho
detto» .
Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero
a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi»
. Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù
disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano
in Galilea e là mi vedranno» .
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VANGELO Anno B Mc 16,1-8
Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
Dal vangelo secondo Marco
Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli
aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno
dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dallingresso
del sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato
rotolato via, benché fosse molto grande.
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito duna
veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura!
Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è
qui. Ecco il luogo dove lavevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli
e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha
detto».
[Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore
e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.]
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VANGELO Anno C Lc 24,1-12
Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Dal vangelo secondo Luca
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, [le donne] si recarono alla
tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la
pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore
Gesù.
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti
sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra,
essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è
vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò
quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo
fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il
terzo giorno» .
Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono
tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala,
Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono
agli apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero
ad esse.
Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò
a casa pieno di stupore per l'accaduto.
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III - LITURGIA BATTESIMALE
Il sacerdote con i ministri si reca al fonte battesimale se questi è in vista dei fedeli; altrimenti si pone nel presbiterio un bacile con l'acqua.
La Veglia pasquale è vissuta in pienezza quando la comunità può presentare degli adulti o dei bambini per la rinascita battesimale. Ma anche quando questo non è possibile, la comunità ha coscienza che il suo rinnovamento pasquale esige un impegno più grande nella attuazione delle promesse battesimali.
Se ci sono dei battezzandi:
Carissimi, accompagniamo con la nostra unanime preghiera questi candidati al
battesimo [la gioiosa speranza dei nostri fratelli], perché Dio Padre
onnipotente nella sua grande bontà li guidi al fonte della rigenerazione.
Se si benedice il fonte, ma non ci sono battezzandi:
Fratelli carissimi, invochiamo la benedizione di Dio Padre onnipotente su questo
fonte battesimale, perché tutti quelli che nel battesimo saranno rigenerati
in Cristo, siano accolti nella famiglia di Dio.
Si cantano le: LITANIE DEI SANTI
Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, pietà. Cristo, pietà.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.
San Michele, prega per noi.
Santi angeli di Dio, pregate per noi.
San Giovanni Battista, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Pietro e Paolo, pregate per noi.
Sant'Andrea prega per noi.
San Giovanni, prega per noi.
Santi Apostoli ed evangelisti, prega per noi.
Santa Maria Maddalena, prega per noi.
Santi discepoli del Signore, pregate per noi.
Santo Stefano, prega per noi.
Sant'Ignazio d'Antiochia prega per noi.
San Lorenzo, prega per noi.
Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi.
Sant'Agnese, prega per noi.
Santi martiri di Cristo, pregate per noi.
San Gregorio, prega per noi.
Sant'Agostino, prega per noi.
Sant'Atanasio prega per noi.
San Basilio, prega per noi.
San Martino, prega per noi.
Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi.
San Benedetto, prega per noi.
San Francesco, prega per noi.
San Domenico, prega per noi.
San Francesco Saverio, prega per noi.
San Giovanni Maria Vianney, prega per noi.
Santa Caterina da Siena, prega per noi.
Santa Teresa d'Avila prega per noi.
Santi e sante di Dio, pregate per noi.
Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci, ascoltaci, Signore.
Da ogni male, salvaci, Signore.
Da ogni peccato, salvaci, Signore.
Dalla morte eterna, salvaci, Signore.
Per la tua incarnazione, salvaci, Signore.
Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.
Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore.
Nella tua misericordia, salvaci, Signore.
Se ci sono dei battezzandi:
Dona la grazia della vita nuova nel Battesimo a questi tuoi eletti ascoltaci,
Signore.
Se non ci sono dei battezzandi:
Benedici e santifica con la grazia del tuo Spirito questo fonte battesimale
da cui nascono i tuoi figli, ascoltaci, Signore.
Gesù, Figlio del Dio vivente, Gesù, Figlio del
Dio vivente,
ascolta la nostra supplica ascolta la nostra supplica.
Se ci sono dei battezzandi, il sacerdote, a mani giunte dice
l'orazione seguente:
Dio onnipotente ed eterno, manifesta la tua presenza nei sacramenti del tuo
amore, manda lo spirito di adozione a suscitare un popolo nuovo dal fonte battesimale,
perché l'azione del nostro umile ministero sia resa efficace dalla tua
potenza. Per Cristo nostro Signore.
BENEDIZIONE DELL'ACQUA BATTESIMALE
Questa formula si usa quando ci sono dei battesimi o l'acqua sarà utilizzata
per questo scopo.
O Dio, per mezzo dei segni sacramentali, tu operi con invisibile potenza le
meraviglie della salvezza; e in molti modi, attraverso i tempi, hai preparato
l'acqua, tua creatura, ad essere segno del Battesimo.
Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero
in germe la forza di santificare; e anche nel diluvio hai prefigurato il battesimo,
perché, oggi come allora, l'acqua segnasse la fine del peccato e l'inizio
della vita nuova.
Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo, facendoli passare
illesi attraverso il Mar Rosso, perché fossero immagine del futuro popolo
dei battezzati.
Infine, nella pienezza dei tempi, il tuo Figlio, battezzato da Giovanni nell'acqua
del Giordano, fu consacrato dallo Spirito Santo; innalzato sulla croce, egli
versò dal suo fianco sangue e acqua, e dopo la sua risurrezione comandò
ai discepoli: «Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli, e battezzateli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa e fa scaturire per lei la sorgente
del Battesimo.
Infondi in quest'acqua, per opera dello Spirito Santo, la grazia del tuo unico
Figlio, perché con il sacramento del Battesimo l'uomo, fatto a tua immagine,
sia lavato dalla macchia del peccato, e dall'acqua e dallo Spirito Santo rinasca
come nuova creatura.
Il sacerdote immerge il cero pasquale nell'acqua:
Discenda, Padre, in quest'acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello
Spirito Santo.
Tenendo il cero nell'acqua, prosegue:
Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo
nella morte, con lui risorgano alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Toglie il cero dall'acqua, mentre l'assemblea fa questa acclamazione
o altre:
Sorgenti delle acque, benedite il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Dopo la rinuncia a satana e la professione di fede, viene conferito
il battesimo ai bambini e ai catecumeni adulti. Se non ci sono battezzandi né
si deve benedire il fonte battesimale, il sacerdote invita alla preghiera e
benedice l'acqua con la quale saranno aspersi i fedeli:
Fratelli carissimi, preghiamo umilmente il Signore Dio nostro, perché
benedica quest'acqua con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro Battesimo.
Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo
Spirito che ci è stato dato in dono.
Dopo una breve pausa, prosegue:
Signore Dio nostro, sii presente in mezzo al tuo popolo, che veglia in preghiera
in questa santissima notte, rievocando l'opera ammirabile della nostra creazione
e l'opera ancor più ammirabile della nostra salvezza. Degnati di benedire
quest'acqua, che hai creato perché dia fertilità alla terra, freschezza
e sollievo ai nostri corpi.
Di questo dono della creazione hai fatto un segno della tua bontà: attraverso
l'acqua del Mar Rosso hai liberato il tuo popolo dalla schiavitù; nel
deserto hai fatto scaturire una sorgente per saziare la sua sete; con l'immagine
dell'acqua viva i profeti hanno preannunziato la nuova alleanza che tu intendevi
offrire agli uomini; Infine nell'acqua del Giordano, santificata dal Cristo,
hai inaugurato il sacramento della rinascita, che segna linizio dell'umanità
nuova libera dalla corruzione del peccato.
Ravviva in noi, Signore, nel segno di quest'acqua benedetta, il ricordo del
nostro Battesimo, perché possiamo unirci all'assemblea gioiosa di tutti
i fratelli, battezzati nella Pasqua di Cristo nostro Signore. Egli vive e regna
nei secoli dei secoli. Amen.
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI
Dopo la benedizione dell'acqua lustrale, tutti, stando in piedi e con in mano
la candela accesa, rinnovano le promesse del battesimo.
Fratelli carissimi, per mezzo del battesimo siamo divenuti
partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui
nella morte, per risorgere con lui a vita nuova.
Ora, al termine del cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo le promesse
del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle
sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Rinunziate a satana? Rinunzio.
E a tutte le sue opere? Rinunzio.
E a tutte le sue seduzioni? Rinunzio.
___________________________________________________________________
Oppure:
Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Rinunzio.
Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinunzio.
Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato? Rinunzio.
___________________________________________________________________
Poi il sacerdote prosegue:
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque
da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e
siede alla destra del Padre? Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Credo.
Il sacerdote conclude
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati
dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca
con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.
Amen.
Il sacerdote asperge l'assemblea con l'acqua benedetta. Si
possono aggiungere alcune intenzioni di preghiera. Quindi segue la liturgia
eucaristica.
IV - LITURGIA EUCARISTICA
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, le preghiere e le offerte del tuo popolo, perché questo
santo mistero, gioioso inizio della celebrazione pasquale, ci ottenga la forza
per giungere alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO Cristo, Agnello pasquale
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questa notte
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore...
ANTIFONA ALLA COMUNIONE 1Cor 5, 7-8
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
celebriamo dunque la festa
con purezza e verità. Alleluia.
Oppure: Mt 28, 5.6; cfr. Mc 16, 6; cfr. Lc 24, 6
Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto. Alleluia.
ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito della tua carità, perché nutriti
con i sacramenti pasquali viviamo concordi nel vincolo del tuo amore. Per Cristo
nostro Signore.
La Messa è finita: andate in pace, alleluia, alleluia.
Oppure:
Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.