Staccarsi dal ramo
Un ateo precipitò da una rupe. Mentre rotolava giù, riuscì
ad afferrare il ramo di un alberello, e rimase sospeso tra il cielo e le rocce
trecento metri più sotto. Consapevole di non poter resistere a lungo,
venne folgorato da un'idea: - Dio! - urlò con quanto fiato aveva in strozza.
Silenzio. Nessuna risposta. Gridò di nuovo: - Dio! Se esisti, salvami
e io ti prometto che crederò in te e insegnerò agli altri a credere...
Ancora silenzio. Subito dopo, fu lì h per mollare la presa dallo spavento,
nell'udire una voce possente che rimbombava nel burrone:
- Dicono tutti così quando si trovano nei pasticci... -
-No, Dio, no! - egli replicò, rincuorato - ... Io non sono come gli altri. Non vedi che ho già cominciato a credere, solo perché sono riuscito a sentire la tua voce?... Ora non devi fare altro che salvarmi e io proclamerò il tuo nome fino ai confini della terra... Riprese la voce; -
-E va bene... ti salverò. Staccati dal ramo. -
- Staccarmi dal ramo? - strillò l'uomo sconvolto - Fossi matto! -
Esiste anche una variante del finale. Di fronte alla prospettiva
di lasciare il ramo, quello si mette a berciare nel silenzio che si è
rifatto all'intorno: - Ehi, lassù... Non c'è qualcun altro?