Chi è Gesù?
Per gli ebrei che se ne interessano è un rabbino, mentre per i cristiani
è Dio stesso che si fa uomo.
Queste due visioni sono apparentemente inconciliabili, e non è nostro
compito pretendere, né pensare, di modificare questa realtà. Ciò
spetta eventualmente, ad Adonai, al Signore.
Quello che noi però possiamo fare, è cercare di conoscerci meglio,
superando diffidenze e pregiudizi.
Crediamo che l'amicizia fra Giudei e Cristiani, sia una cosa irrinunciabile
per quanti credono che il Dio d'Israele, Dio di tutti gli uomini, sia il Dio
dell'amore.
Con questo, non pretendiamo di svelare nessun mistero, né di dare alcuna
risposta, ma abbiamo solo la speranza che la figura di Rabbih Jeshuah a Nozrì,
ovvero il Rabbino Gesù di Nazareth, possa essere un punto d'incontro
fra Ebrei e Cristiani, poiché comunque lo si guardi, egli è colui
di cui il Dio d'Israele si è maggiormente servito per farsi conoscere.
Rabbih Jeshuah è nato probabilmente nel 3
a.C. in Palestina,
e per poterne comprendere la maniera di ragionare,
è necessario restituirlo alla sua terra,
alla sua cultura ed al suo tempo.
Egli nasce in una famiglia di Giudei osservanti e, come tale viene educato,
in un momento storico in cui la cultura e la spiritualità israelite,
subiscono un forte attacco da parte dell'ellenismo ed in cui l'Impero Romano
domina tutti i paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo ed anche
oltre.
Il potere politico nella Palestina di duemila anni fa, è così
distribuito:
1. I Romani
2. Erode il Grande (prima), ed Erode il Tetrarca (poi)
3. Il Sinedrio
1) I Romani sono gli oppressori e gli sfruttatori delle terre conquistate. Gestiscono
il potere con la forza del loro esercito. A noi italiani, il Risorgimento prima
ed il Fascismo poi, hanno tramandato un'immagine non vera di questi conquistatori,
accreditandoli come benevoli civilizzatori che usavano la forza solo se costretti.
In realtà i Romani erano invasori feroci che governavano con durezza
i popoli soggiogati, basti pensare che a Roma stessa, sul colle Esquilino vi
erano 500 croci. Le crocifissioni furono usate normalmente dai tempi di Menenio
Agrippa e terminarono solo all'epoca di Costantino.
2) Sia Erode il Grande che suo figlio Erode il Tetrarca, furono in pratica dei re a "sovranità limitata" che governarono a cavallo del periodo storico in cui visse Rabbih Jeshuah. Facevano da anello di congiunzione fra il Sinedrio ed il Governatore romano che risiedeva in Giudea.
3) Il Sinedrio (Sanhedrin), sorta di senato politico
religioso, era formato dai Sadducei (Zaddokim), dai Farisei (Perushim) e da
alcuni saggi. Benché i Sadducei fossero in minoranza, avevano il controllo
politico del paese, mentre i Farisei erano riusciti ad avere quello religioso.
Di fatto tutti i Sadducei e la maggior parte dei Farisei membri del Sinedrio,
erano dei veri collaborazionisti corrotti. I Sadducei ed i Gran Sacerdoti, avevano
il controllo del Tempio e del suo tesoro, assieme al monopolio dei banchi cambiavalute
e quello della vendita degli animali destinati al sacrificio nel Tempio.
I Farisei, erano i custodi delle tradizioni e della cultura d'Israele che cercavano
di preservare dalla colonizzazione culturale ellenica, arricchendo la Torah
di Mosè ("Insegnamento"), di norme interpretative (Torah orale)
onde alleggerirne l'applicazione, e per questo erano benvisti dalla popolazione.
Gli Scribi, erano dei veri scienziati delle scritture, in maggioranza poveri
perché dedicavano la loro vita allo studio. Non tutti i Farisei erano
Scribi, e non tutti gli Scribi erano Farisei. Nei Vangeli però, le figure
che emergono più spesso come nemici di Rabbih Jeshuah, sono gli Scribi
ed i Farisei, perché? Si può tentare di rispondere che nel periodo
in cui i Vangeli nacquero, almeno in forma orale, era senz'altro pericoloso
parlare male di chi deteneva il potere, mentre si potevano senz'altro stigmatizzare
coloro che pur dovendo essere fra i più vicini e più benvoluti
dal popolo, si erano fatti invece corrompere, e tale era la condizione della
maggior parte dei Farisei membri del Sinedrio.
Ma Rabbih Jeshuah era Fariseo?
Ormai molti esegeti sia cristiani che ebrei tendono ad inquadrarlo in tal senso,
del resto egli era un Giudeo osservante che conosceva a menadito le Scritture
ed aveva dei discepoli che lo seguivano e che egli istruiva. Vediamo cosa dice
di lui il Professor Shmuel Safrai, uno dei migliori specialisti della storia
del Secondo Tempio:
...Gesù appartiene al mondo dei rabbini, per nascita, educazione, conoscenza
della Torah. "Ora il bambino cresceva e si fortificava, era pieno di sapienza
e la grazia di Dio era sopra di lui. I genitori di Gesù andavano ogni
anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua...", dice Luca (2,40-41). Ingiunge
alla folla e ai suoi discepoli di seguire le prescrizioni degli scribi e dei
farisei: "Gli scribi e i farisei sono seduti sulla cattedra di Mose: fate
dunque tutto quello che vi dicono". Ma raccomanda di non comportarsi come
loro: "Ma non fate come loro fanno, perché dicono ma non fanno"
(Matteo 23,2-3). Gesù si sottopone addirittura al rito tradizionale del
mezzo siclo che i giudei erano obbligati a dare ogni anno per il tempio. "Quando
arrivarono a Cafarnao, quelli che raccoglievano le due dracme si rivolsero a
Pietro e gli dissero: Il vostro maestro non paga le due dracme? Si, rispose"
(Matteo 17,24-25). "La tradizione del mezzo siclo - spiega Safrai -, è
un'innovazione dei farisei. Essa non era praticata né dai sadducei né
dagli esseni, il che indica che Gesù è vicino ai farisei. Non
sappiamo ugualmente - aggiunge Safrai -, se i sadducei e gli esseni si recavano
alla sinagoga, e nemmeno se praticavano lo stesso genere di rituale dei farisei.
In ogni caso, le pratiche di Gesù in materia, il fatto di recarsi di
sabato in sinagoga, di leggere la Torah e poi un brano dei Profeti e di assistere
ad un sermone, corrispondono piuttosto agli usi e costumi dei farisei, così
come risultano dalle fonti rabbiniche".
Ma allora chi vuole la morte di Rabbih Jeshuah?
I Sadducei. Essi non perdonano al Rabbino di averli ridicolizzati distruggendo
i banchi dei cambiavalute presenti nella Spianata del Tempio e di aver perciò
messo in discussione la loro maggior fonte di denaro. Inoltre da bravi collaborazionisti
sono ben felici di consegnarlo ai padroni Romani.
I Farisei e gli Scribi membri del Sinedrio.
Il Rabbino li ha spessissimo ridicolizzati ed umiliati pubblicamente per la loro decadenza.
I Romani.
Gli invasori hanno bisogno di crocifiggere ciclicamente qualcuno, onde mantenere calma la popolazione. Non dimentichiamo che per controllare la Giudea, Roma era costretta a tenervi stanziate in permanenza due Legioni, a causa delle numerose rivolte giudee. Il Rabbino ha un grande seguito popolare ed è certo un sobillatore, infatti viene consegnato a Pilato dai collaborazionisti. Sulla sua croce i Romani scriveranno "Re dei Giudei".
Chi non vuole la morte di Rabbih Jeshuah?
Il popolo. In questo senso i Vangeli sono espliciti. Il Rabbino era ben visto
dalla polazione, poiché come tutti gli uomini di Adonai, era in grado
di fare miracoli ed era contro i corrotti.
I Farisei e gli Scribi fedeli alla Torah.
Il Rabbino è uno di loro. Nei Vangeli gli esempi dell'elogio e del rispetto nutrito nei confronti di Rabbih Jeshuah sono numerosi.
Egli era un vero rabbino, conosceva perfettamente non solo la Torah (1), ma
tutte le scritture, osservava la tradizione halachica (2) e conosceva l'aggadah
(3). Cosa significa ciò? Significa che era un Giudeo praticante e non
un Cristiano.
Questo concetto è stato per secoli trascurato ed ignorato sia da parte
cristiana che giudaica. Mentre da parte cristiana si è effettuato un
vero e proprio rapimento, da quella giudaica si è avuta una vera e propria
rimozione salvo alcune piccole eccezioni (i riferimenti a Gesù presenti
nel Talmud, sono pochissimi, vedasi in proposito "Gesù riconsegnato
agli Ebrei" di Salomon Malka, pag. 173 e ss.- Ed. Piemme 1999).
Jeshuah a Nozrì, dottore della Torah, insegnava stando seduto come tutti
gli scribi (4), e molte delle cose che diceva non erano nuove, ma la differenza
fra lui e gli altri rabbini, era che "Egli parlava come uno che ha autorità",
cioè, non solo Jeshuah estremizzava sempre le sentenze già note,
ma anziché parlare in forma interrogativa, come da secoli è spesso
in uso fra i rabbini, egli diceva "Io vi dico" ed "Amen!"
("così è!", "senza ombra di dubbio!").
Purtroppo il testo usato nel Nuovo Testamento, utilizza la frase "In verità
vi dico", e questa formula non rende appieno la forza con cui Gesù
affermava quello che diceva.
Ecco un confronto fra delle sentenze di Rabbih Jeshuah a Nozrì, ed altre
della Tradizione giudaica:
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 5,22)
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto
a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio;
e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Tradizione giudaica:
Chi odia il suo prossimo, ecco è da annoverarsi tra gli spargitori di
sangue.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 5,23 s)
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna
ad offrire il tuo dono.
Tradizione giudaica:
Il giorno della conciliazione non espia le offese dell'uomo contro Dio finche
egli non si è riconciliato contro il prossimo.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 5,28)
Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso
adulterio con lei nel suo cuore.
Tradizione giudaica:
Chiunque guarda una donna con bramosia è come se avesse avuto un rapporto
sessuale con lei.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 6,2)
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno
gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini.
In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Tradizione giudaica:
Tutto il bene e l'amore di cui sono capaci i pagani si risolvono per loro in
peccato perché lo fanno solo per essere esaltati.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 6,14 s)
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste
perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure
il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Tradizione giudaica:
Un uomo mantiene l'ira contro un altro e pretende guarigione da Dio? Non ha
nessuna compassione per un uomo come lui, e prega Dio per i suoi peccati?
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 6,26)
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano
nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più
di loro?
Tradizione giudaica:
Hai mai visto un animale selvatico o un uccello esercitare un mestiere? Eppure
essi vengono nutriti senza che abbiano preoccupazioni.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 6,34)
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già
le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Tradizione giudaica:
Non ti affannar per l'affanno di domani perché tu non sai quel che il
giorno partorisce.
Rabbih Jeshuah a Nozrì (Matteo 7,12)
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:
questa infatti è la Legge ed i Profeti.
Tradizione giudaica:
Non fare a nessun altro ciò che non ti piace; questa è la Torah
intera e tutto il resto non è che spiegazione. Va e impara!
note:
TORAH - dottrina, insegnamento. (back)
HALACHAH - norme, regole, ordinamenti codificati. Al tempo di Gesù erano
in forma orale e perciò chiamati "Torah orale" . Sono poi stati
poi fissati nel Talmud. (back)
AGGADAH - racconti salvifici della storia d'Israele.(back)
SCRIBA - "esperto nei comandi del Signore e nei suoi statuti dati a Israele"
(Esdra 7,11). (back)
Bibliografia minima per approfondire il tema:
COSI' PREGAVA L'EBREO GESU' - Robert Aron (Marietti)
FRATELLO GESU' - Schalom Ben Chorin (Tea Due)
GERUSALEMME CITTA' SANTA - John Wilkinson (Newton & Compton Editori)
GESU' EBREO - Riccardo Calimani (Rusconi libri)
GESU' EBREO PRATICANTE - Frère Ephraim (Ancora)
GESU' MAESTRO DI NAZARETH - Aleksandr Men' (Città Nuova)
GESU' RICONSEGNATO AGLI EBREI - Salomon Malka (Piemme)
GLI ANNI OSCURI DI GESU' - Robert Aron (Oscar Saggi Mondadori)
I FARISEI - R. Travers Herford (Laterza)
LA BIBBIA DI GERUSALEMME - (EDB)
VITA DI GESU' CRISTO - Giuseppe Ricciotti (Mondadori)
IL MISTERO DELLA SINDONE - Maria Grazia Siliato (Piemme)