1. Haggadàh (lett. racconto) la componente narrativa, morale, leggendaria della tradizione rabbinica.
2. amorà rabbino di epoca talmudica (dal III al VI sec. e.v.); il periodo di attività degli amoraìm è generalmente diviso in 8 generazioni.
3. azaràh cortile del Tempio di Gerusalemme.
4. harajità insegnamento rabbinico di epoca tannaitica (v.) che non compare nella Mishnàh (v.).
5. Bereshìth Rabbà (Genesi Magna, abbr. BR) midràsh (v.) alla Genesi , redatto probabilmente alla fine dellepoca degli amoraìm (v.).
6. chérem nella Bibbia indica la consacrazione e linterdetto; nel linguaggio rabbinico è la scomunica.
7. Chemdàth Jamìm (lett. delizia dei giorni) grande guida mistica alla vita ebraica, di ignoto autore palestinese del principio del XVIII sec.
8. Chasidismo, da chasìd, pio: nome di vari movimenti religiosi; il chasidismo tedesco è del XIII sec.; più comunemente il termine indica il movimento, tuttora vivente, fondato nel XVIII sec. da Israel Bàal Shem Tov.
9. Chanukkàh festa invernale che ricorda la vittoriosa rivolta dei Maccabei.
10. Gaòn (plur. Geonìm) attributo dei principali maestri dellebraismo babilonese dallVIII allXI sec. e,v.
11. haqqafah (plur. haqqafoth) indica tra laltro la circumambulazione.
12. havdalàh (lett. separazione) cerimonia delluscita del Sabato, consistente nella recitazione di quattro benedizioni.
13. hoshaanà (lett. salva, dèh!, da cui osanna; plur. hoshaanòth) invocazione di supplica; indica anche le composizioni poetiche che si recitano a Sukkòth (v.).
14. Hoshaanàh .Rabbà (la grande osanna) è il settimo giorno della festa di Sukkòth (v.).
15. kapparòth (lett. espiazioni) rito della vigilia di Kippùr (v.) nel quale un gallo o una gallina vengono fatti girare intorno al capo, a scopo espiatorio.
16. Kippùr giorno dellespiazione,che cade in autunno; solennità molto importante, dedicata alla preghiera e al digiuno.
17. kissùj ha-dàm (abbr. khd) rito della copertura del sangue dei volatili e dei quadrupedi selvatici dopo la macellazione.
18. lulàv ramo di palma, una delle quattro specie che il fedele agita durante la preghiera dei giorni di Sukkòth (v.); spesso indica più semplicemente il fascio delle quattro specie.
19. maziqìm (lett. danneggiatori) elementi demoniaci nocivi.
20. Midràsh (lett. ricerca, interpretazione; plur. midrashìm) metodo rabbinico di interpretazione delle Scritture. Il termine indica anche la singola interpretazione e il libro che raccoglie sistematicamente più interpretazioni.
21. Mishnàh testo che codifica la tradizione orale rabbinica; redatto alla fine del Il sec. e.v. da Rabbì Jehudà ha Nassì (il patriarca Giuda il Santo, chiamato anche brevemente Rabbì). Il commento classico più noto è quello dellitaliano Ovadjàh di Bertinoro (XV sec.).
22. Qabbalàh (lett. tradizione) indica la mistica ebraica.
23. qelippàh (plur. qelippòth; lett. scorza) nel linguaggio mistico è un simbolo del male.
24. qiddùsh (lett. santificazione) benedizione consacrativa dellinizio del Sabato e dei giorni festivi.
25. qiddushìn (lett. santificazione o dedicazione) la prima parte della cerimonia nuziale.
26. ruach vento, soffio, anima; ruach raah vento cattivo, in senso reale e metaforico.
27. Sefiràh (plur. Sefiròth) nella mistica uno dei dieci attributi o aspetti con cui si rivela la maestà divina.
28. Shechitàh macellazione rituale, eseguita con una lama affilatissima che recide, senza fare pressione, la trachea, lesofago e i vasi del collo.
29. Sheminì Atzéreth giornata festiva che segue immediatamente la festa di Sukkòth (v.).
30.sheòl termine biblico che indica la sede dei morti (fossa? oltretomba?).
31.shofar corno, generalmente di ariete, che viene suonato in alcune occasiofestive e altri momenti particolari; luso rituale dello shofàr ha origini bibliche.
32. Shulchàn Arùtkh (abbr. ShA) codice dileggi ebraiche, compilato a Safed nella seconda metà del XVI sec. da Josef Caro. È diviso in quattro parti: Òrah Chajjìm (OH), Jorèh Deàh (JD), Éven ha-Ézer, Chòshen Mishpàt.
33. Simchàth Toràh festa che celebra la fine del ciclo di lettura annuale del Pentateuco; coincide in Israele con Sheminì Atzéreth (v.) e allindomani nella Diaspora.
34. sitrà achrà (lett. laltro lato) nella tradizione mistica indica il male.
35. Sukkòth festa annuale dei Tabernacoli, con significati agricoli (vendemmia) e storici (ricordo della permanenza degli ebrei nel deserto).
36. Talmùd opera monumentale di commento alla Mishnàh (v.); raccoglie la tradizione rabbinica fino al V-VI sec. e.v.; ne esistono due redazioni, Palestinese e Babilonese. Il commento principale è quello di Shlomòh Jitzchaqì (Ra.SH.I., Troyes, XI sec.) affiancato dalle Tosafòth (aggiunte) di vari autori dei due secoli successivi.
37. tannà (plur. tannaìm) rabbino dei primi due secoli delle.v., periodo che culmina con la redazione della Mishnàh (v.). Lepoca dei tannaìm e divisa in cinque generazioni.
38. tiqqùn (lett. correzione) concetto mistico che indica la restaurazione delloriginario ordine cosmico.
39. Toràh (lett. insegnamento) indica comunemente il Pentateuco.
40. Toseftà raccolta di insegnamenti contemporanei e di ordinamento parallelo alla Mishnàh (v.). Se ne ignora la data di redazione.
41. Tur codice di leggi ebraiche, compilato nel XIV sec. da Jaaqòv ben Ashèr.
42. urìm e tummìm pettorale sacerdotale, secondo la norma di Ex 28:30.
43. Zohar (o Sèfer ha-Zohar), principale testo della tradizione mistica, attribuito a Shimòn bar Jochài, tannà (v.) della quarta generazione. Per la critica lopera sarebbe stata composta nella seconda metà del XIII sec. dallo spagnolo Mosè de Leon.
lavori : la mishnah elenca le 39 attività definite come lavoro e quindi proibite nello shabbat: seminare, arare,mietere, fare covoni, trebbiare, togliere la pula, setacciare, macinare, vagliare, impastare, cuocere, tosare la lana, lavarla, cardarla, tingerla, filarla, ordinare, dare due punti, tessere due punti, scucire due punti, fare un nodo, cucire due punti, strappare con l'intenzione di dare due punti, cacciare il cervo, sgozzarlo, salarlo, lavorare la sua pelle, spelarla, tagliarlo, scrivere lettere, cancellare con l'intenzione di scrivere, scrivere, costruire, demolire, spegnere, accendere, forgiare con un martello, portare da un posto all'altro.